Mps chiude 9 mesi con perdita di 1.150 milioni
Nel singolo trimestre Mps ha perso 797 milioni. Lo annuncia la banca in una nota....
Mps chiude i nove mesi con una perdita di 1.150 milioni di euro. Secondo quanto si apprende il Cda dell'istitruto avrebbe "approvato i conti della trimestrale". Nel singolo trimestre Mps ha perso 797 milioni. Lo annuncia la banca in una nota, precisando che le rettifiche sui nove mesi ammontano a 2,46 miliardi, di cui 1,25 miliardi nel solo trimestre, in gran parte dovute agli esami della Bce (Asset quality review). Il risultato netto di periodo, spiega la banca, è stato "negativamente influenzato dalle risultanze dell'Asset Quality Review" della Bce. Come indicato il risultato netto di periodo, impattato negativamente da numerose componenti non ricorrenti, è di 1,15 miliardi, di cui 797 milioni al terzo trimestre. A pesare sono soprattutto le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti per circa 2,46 miliardi di euro (+60% sull'anno precedente), con un impatto del terzo trimestre di circa 1,25 miliardi (+71,8%).
Le rettifiche dei primi 9 mesi includono 1,17 miliardi di euro relativi alle esposizioni oggetto di Credit file review (Cfr) effettuato nell'ambito dell'Asset quality review; di queste circa 790 milioni di euro sono incluse nei risultati del terzo trimestre. Queste rettifiche "derivano dalla autonoma valutazione delle posizioni della Cfr effettuata dal gruppo utilizzando i criteri metodologici applicati dalle autorità di vigilanza in sede di Aqr, ritenuti dal gruppo sostanzialmente conformi alla normativa contabile". Quanto al margine d'interesse si è attestato nei nove mesi a 1,55 miliardi (-2,5%), scontando l'effetto negativo della rideterminazione del valore di rimborso dei Monti bond di fine marzo (circa 147 milioni di euro). Nel terzo trimestre invece il contributo è stato di 581 milioni, in crescita del 10,3% sul quarter precedente. La dinamica trimestrale è sostenuta positivamente dal parziale rimborso degli aiuti di Stato e dalla riduzione del costo del funding.
Ue, aumento capitale non impatta su ristrutturazione- L'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro annunciato da Mps per coprire il fabbisogno indicato dalla Bce "non sembra interferire con l'attuazione del piano di ristrutturazione così come approvato dalla Commissione Ue": è quanto fa sapere Ricardo Cardoso, portavoce della commissaria alla concorrenza Margaret Vestager. La Commissione precisa però che "se la banca dovesse prendere altre misure nell'ambito del piano di capitale, la Commissione dovrebbe valutarne l'impatto".
Mps ha sostenuto oltre 300 milioni di accantonamenti straordinari per tagliare oltre 1.300 dipendenti. E' quanto emerge da una nota del gruppo, in cui si precisa che l'operazione rientra nel Piano di Ristrutturazione stabilito con Bruxelles. La scorsa estate Mps aveva firmato infatti un accordo con le organizzazioni sindacali che passa anche per la chiusura di 150 filiali entro la prima parte del 2015.
Viola, lunedì scorso inviato piano sul capitale a Bce - "Lunedì scorso è stato inviato il capital plan" per l'aumento di capitale da 2,5 miliardi alla Bce "per poter avviare la procedura d'approvazione". Lo ha detto il Ceo di Mps, Fabrizio Viola, aprendo la conference call con gli analisti.
Esami Bce peseranno anche sul quarto trimestre - Gli effetti dell'Asset quality review della Bce peseranno sui conti del Montepaschi anche sul quarto trimestre del 2014. E' quanto indicato dalla banca sia nel comunicato sui conti del trimestre che dal Ceo Fabrizio Viola. l Montepaschi è "impegnato a migliorare la situazione e a trovare una soluzione ai propri problemi. Una soluzione però non può essere trovata nel breve termine: bisogna lavorare all'interno, cercando di migliorare la situazione, ma anche all'esterno trovando soluzioni per esternalizzare una parte del portafoglio sofferenze". Lo ha dettoViola facendo riferimento al portafoglio crediti deteriorati che a settembre ammonta a 24,3 miliardi in aumento dell'8,33% rispetto a fine giugno. (fonte ANSA)