Mps: Viola, rafforzati patrimonio e liquidità
Il Monte dei Paschi di Siena aveva due grandi problemi "uno di patrimonializzazione e di uno liquidità"...
Mps, qualità credito primo problema della banca
di Stefano Bernabei e Silvia Aloisi
E' stato l'Ad Fabrizio Viola a sottolineare questo come un punto cruciale dell'agenda del management, assieme al rafforzamento patrimoniale e al consolidamento della posizione di liquidità con l'impegno al rimborso del prestito Ltro avuto dalla Bce, finora fatto per 5 sui 29 miliardi ricevuti.
"La qualità del credito è forse il problema più consistente che la banca si trova a dover gestire", ha detto Viola intervenendo nel presentare agli azionisti la situazione della banca.
Approvato oggi il bilancio, i soci si rivedranno presto, il 20 o 21 maggio, quando dovranno alzare a 5 miliardi la ricapitalizzazione che serve a ripagare 3 dei 4,1 miliardi di oneroso prestito pubblico, i noti Monti Bond, e alzare gli argini contro il deterioramento dei prestiti.
Mps ha chiuso il 2013 con un costo del credito salito in un anno, ha ricordato Viola, "da 1,88% a 2,10% totale accantonamenti su totale crediti. Da notare che prima crisi era attorno a 0,60%".
Le sofferenze hanno un livello di copertura salito a quasi il 59% dal 57,9% di un anno prima mentre il totale dei crediti deteriorati al netto degli accantonamenti, di cui le sofferenze sono una parte, ammonta a fine 2013 a 21 miliardi pari al 16% dei 131 miliardi di totale di crediti alla clientela e con una copertura al 42%.
"In due anni sono stati accantonati quasi 5,7 miliardi per i crediti", ha ricordato Viola.
Unicredit ha un livello di 52%, dieci punti percentuali in più di Siena.
Proprio questo gap sui livelli di copertura e la severità dell'esercizio Bce sarebbero alla base della decisione di alzare l'importo dell'aumento.
"Il 2013 è stato un esercizio complicato in un ciclo economico molto negativo e che solo alla fine dell'anno ha mostrato segnali peraltro molto deboli di miglioramento, con dinamica credito in contrazione e anche con la qualità del credito che ha continuato a risentire di congiuntura", ha detto Viola.
Mps è tra le 15 banche italiane che stanno facendo l'esercizio europeo della Bce di revisione degli attivi e, secondo una fonte che sta seguendo il dossier, "per Siena, ma anche per le altre banche italiane, questa Aqr è durissima".
La fonte spiega che è proprio la severità della verifica sui crediti, per i quali viene vagliata la consistenza e il reale valore delle garanzie, ad aver indotto il management ad alzare l'importo dell'aumento, confidando anche sul buon momento di mercato.
Secondo un'altra fonte che segue da vicino l'esercizio, "se guardiamo ai numeri, fare un aumento di tre miliardi non sarebbe servito a nulla".
RIMBORSATI 5 MILIARDI DI LTRO, NE RESTANO 24
Banca Mps ha restituito ad oggi 5 miliardi del prestito agevolato ricevuto dalla Bce, chiamato Ltro, e deve quindi ancora restituire 24 miliardi.
"C'è ancora molto da fare. Per quanto riguarda il capitale, con l'operazione che conoscete [riferendosi al programmato aumento da 5 miliardi] e per la liquidità occorre andare avanti per rimborsare le linee di credito Ltro in un modo che non determini problemi", ha detto Viola.
La restituzione deve avvenire entro la fine di febbraio del prossimo anno, con una gran parte che dovrebbe essere rimborsata entro fine anno.
UN TERZO DEL CAPITALE IN ASSEMBLEA, CAMBIANO I SOCI
In assemblea è stato presente il 33,2% del capitale con un azionariato molto cambiato.
La Fondazione, storico azionista di riferimento, ha ancora il 9% in attesa che Bankitalia autorizzi la cessione già annunciata del 6,5% alle società Fintech Advisory e Btg Pactual Europe Llp. Axa AXAF.PA mantiene il suo 3,72% e il nuovo azionista BlackRock partecipa con il 3,22% dopo aver venduto recentemente azioni, dal 5,7%.
Il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo, intevenuto come azionista per la seconda volta nell'assemblea del Monte dei Paschi, ha rinnovato le sue critiche alla gestione della banca: "Bocciate questo bilancio e mandate a casa tutto questo cda e la peste rossa. Sono tutti finiti", ha detto chiudendo i suoi dieci minuti di intervento.
Da ASCA
Mps: Viola, rafforzati patrimonio e liquidita'
29 Aprile 2014 - 11:40
(ASCA) - Roma, 29 apr - Il Monte dei Paschi di Siena aveva due grandi problemi ''uno di patrimonializzazione e di uno liquidita''', cosi' l'Ad di Mps, Fabrizio Viola, nella sua relazione all'assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio 2013 (1,4 miliardi di perdite).
''La liquidita' e' molto migliorata ma dobbiamo creare le condizioni per il rimborso dei prestiti triennali della Bce'' ha sottolineato Viola ricordando come recentemente la banca abbia raccolto sul mercato 2 miliardi con l'emissione di bond a ''costi molto piu' bassi di quelli in cui saremmo incorsi nel 2013''.
Per quanto riguarda il patrimonio, il gap colmato temporaneamente con 4 miliardi prestiti di stato, avra' un rafforzamento permanente con il prossimo aumento di capitale da 5 miliardi che sara' sottoposto all'approvazione dell'assemblea il prossimo 21 maggio.
Tre miliardi saranno utilizzati per rimborsare gli aiuti di stato. Il piano industriale 2013-2017 del Monte, ''in piena realizzazione'' prevede il ritorno a una significativa redditivita', ''nel 2017 un rendimento sul capitale tangibile (Rote, ndr) del 9%'' ha sottolineato Viola, ''con il mantenimento di un livello di patrimonializzazione che ci consenta di affrontare eventuali nuove fasi di turbolenza''. men/cam/bra
Da Repubblica
Grillo: "Mussari non sa fare un bonifico". La banca rimborserá al Tesoro 120 mln in più
Il leader dei Cinque Stelle interviene in assemblea e indica nell'ex presidente l'origine della rovina. Nelle carte sul bilancio si legge che il rimbalzo di Borsa permetterá all'erario di incassare il 3% in più entro fine anno. E gli interessi, da versare il 1 luglio, dovrebbero slittare di un mese
SIENA - Da una parte l'annunciato ciclone di Beppe Grillo si abbatte su Rocca Salimbeni, dall'altra si fanno i conti per cercare di capire quali saranno le prossime mosse del Monte dei Paschi verso l'aumento di capitale. E si scopre che per quest'anno il Tesoro potrà incassare il suo dividendo dal buon esito della partita senese.
L'intervento di Grillo. Il leader del M5S attacca: "E' la seconda volta che assisto a questa conferenza-psicodramma. Sono qua come rappresentante di un Movimento politico: abbiamo 430 banche che controllano 13 mila multinazionali che ne gestiscono altre 43.000 e l'1 per cento controlla quasi tutto il mondo. Siamo dentro a una banca io come Profumo siamo genovesi e abbiamo inventato i derivati, il subprime e tutto il resto. La sua carriera", dice rivolto a Profumo, "è stata straordinaria e ora è giusto che finisca".
Mussari "arrogante ma non sa fare un bonifico". Legge parte della recente archiviazione dell'inchiesta Mussari-Vigni. "Leggo perché non posso sbagliare nulla con questi signori. Ma qui c'è scritto che sopra queste banche ci sono i vertici di un certo partito, di cui non fanno il nome, ma è chiaro che è il Pd, che io chiamo la peste rossa. Prima della privatizzazione Mps era una banca sana e florida, dal 2005 è iniziata la sua distruzione. Perché dalla migliore il Monte dei Paschi è diventata la banca peggiore? Lo chiedo agli azionisti ma anche a chi ha investito qui il Tfr". Poi la stoccata all'ex numero uno del Monte: "Mussari lo conosco, non è in grado di fare un bonifico bancario ma la sua arroganza non ha limiti".
Il battibecco con Profumo. Prende la parola alle 12.50 "il delegato Beppe Grillo", ma fuori dalla sala in cui l'assemblea Mps sta per approvare il bilancio il leader dei Cinque Stelle ha già tenuto un lungo show ad uso e consumo delle telecamere tv. E di fronte a Profumo e ai soci rincara la cose, rimprovera l'acquisto di Antonveneta senza garanzie e senza rete. "Come non pensare che i poteri forti abbiano pilotato questa operazione? Tutto il Pd e la Consob applaudirono al nuovo genio della finanza, la Borsa però no. Poi scoppia l'inchiesta e si scopre l'inquinante ruolo della politica e l'Mps diventa la larva che è oggi e la procura dice che Mussari ha fatto interessi distonici rispetto a quelli del la banca. Poi hanno scelto lei Profumo, anche lei indagato con Ceccuzzi perché tra indagati ci si capisce. Perché lei non ha denunciato Botìn (numero uno del Banco Santander, ndr)? Tra poco voi non conterete più niente, rassegnatevi. Bocciate questo bilancio, mandate a casa tutto il cda e non fidatevi più del bilancio e liberatevi della peste rossa". Profumo gli raccomanda la calma: "LEi è sempre così emozionato e agitato che non vorrei le venisse un accidente proprio qua, che poi saremmo responsabili anche di questo". Ha lui l'ultima parola per una volta.
I conti dello Stato. Mentre Grillo monopolizza l'attenzione delle telecamere, dai documenti assembleari si scopre che anche il Tesoro, benché solo potenzialmente azionista del Monte dei Paschi, avrà il suo guadagno dal buon esito della vicenda senese, reso possibile dalla corsa dell'azione Mps a marzo e dalla contestuale vendita del 30% della quota della Fondazione Mps a prezzi più elevati che in passato. La relazione del cda preparatoria all'assemblea ricorda infatti che il rimborso di 3 miliardi di euro di Monti bond del Tesoro costerà alla banca il 3% in più, pari a circa 120 milioni. Questo sovrapprezzo deriva dalle regole del prospetto dei Monti bond, ed è collegato al prezzo di vendita dei pacchetti azionari della Fondazione, dopo il raddoppio della quotazione Mps fino a 0,28 euro tra febbraio e marzo.
Trattative per rinviare il cedolone al Tesoro. Nella relazione preparatoria ai lavori si legge, inoltre, che l'aumento di capitale incrementato a 5 miliardi di euro, necessario per rimborsare i prestiti pubblici che costano alla banca il 9% lordo "può essere completato entro la fine di luglio". Questa scadenza si sovrappone a quella del 1° luglio, data in cui andrebbero pagati i 360 milioni di cedole - in contanti o, se mancassero, in azioni Mps - dei bond al Tesoro. Da quanto risulta, ci sarebbero trattative inoltrate per far slittare la scadenza di inizio luglio, quindi rimborsare il Tesoro con i proventi della ricapitalizzazione ed evitare l'entrata di via XX settembre nel capitale della banca senese. Nella relazione si legge che con l'aumento più capiente, ovvero di 5 miliardi rispetto ai 3 miliardi previsti e annunciati fino a metá aprile, "c'è l'eventualità di effettuare un rimborso anticipato di tutto o in parte del prestito statale residuo, quindi degli altri 1,07 miliardi".
Azionariato stabile. L'assemblea serve a votare il bilancio 2013, chiuso con una perdita netta di 1,34 miliardi. Non ci sono novitá tra i soci sopra il 2%: la Fondazione Mps, presente attraverso il direttore generale Enrico Granata, ha il 9% (ma la sua quota reale è il 2,5%, il resto delle azioni appartiene agli investitori sudamericani Fintech e Btg Pactual che sono in attesa del via libera al patto a tre siglato con l'ente senese), i partner francesi di Axa hanno il 3,72%, il fondo Usa Blackrock ha il 3,22%, Jp Morgan è al 2,53%.