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NO all'aumento di capitale. Vince la Mansi

L'auspicio è che non sia una vittoria di Pirro

NO all'aumento di capitale. Vince la Mansi

L'assemblea dei soci Mps esprime voto contrario all'aumento

Ha votato "no" il 69 per cento del capitale. Gli interventi in assemblea (aggiornamenti)

Ore 14.  L'assemblea degli azionisti del Montepaschi di Siena ha bocciato la proposta del Cda presieduto da Alessandro Profumo di varare a gennaio l'aumento di capitale da 3 miliardi di euro. Ha votato contro il 69,06% del capitale presente in assemblea.

Ore 13,30.  Il Consorzio di banche italiane e straniere che ha garantito l'aumento di capitale da 3 miliardi "si è mosso secondo la prassi del mercato con una due diligence che ha valutato la situazione dell'istituto e, positivamente, anche le condizionidi mercato'', ha detto l'ad Fabrizio Viola rispondendo ad un socio.

Inoltre, ha aggiunto sono state fornite al Consorzio "le assicurazioni necessarie da investitori istituzionali". Viola ha anche assicurato che non ci sarà alcun ''licenziamento di massa'' per i dipendenti di Mps nell'ambito del progetto di riduzione del personale.

''Il piano originario - ha ricordato - prevedeva una riduzione di 4.600 persone, cifra che abbiamo alzato in sede di negoziazione con l'Ue a 8 mila e il nuovo piano di ristrutturazione prevederà che il raggiungimento dell'obiettivo venga ottenuto attraverso l'utilizzo delle stesse forme utilizzate fino ad adesso escludendo forme di licenziamento di massa'' a partire dal ''fondo di solidarietà e considerate quelle operazioni di cessione di attività concordate con la Commissione Ue''.

"La redditività della banca non è un problema di oggi ma di anni - ha precisato Viola, rispondendo ad alcuni interventi di azionisti -. I risultati in positivo (degli ultimi 5anni -ndr), erano fatti o attraverso operazioni straordinarie o falsi. A ottobre 2011 la banca è rimasta in piedi grazie a un intervento straordinario della Banca d'Italia che ha dato liquidità alla banca. A questa situazione è stato trovato un rimedio, ancora in corso, con 13 mld di euro di garanzie dello Stato che hanno consentito alla banca di emettere obbligazioni per 13 mld, appunto''.

Con il "no" all'aumento di capitale a gennaio "entriamo in un campo di incertezza", ha detto Alessandro Profumo, rispondendo ai soci in assemblea. E la prima incertezza ''è la formazione di un consorzio di garanzia. Oggi abbianmo clausole favorevoli".

Sulle eventuali dimissioni il presidente ha risposto: "Le mie dimissioni? Certe decisioni si assumono a sangue freddo. C'è un Cda già fissato per il mese di gennaio'', dopo aver detto che è argomento da discutere nei "luoghi deputati".