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Tesoro per stop a tetto 4%: rischio bocciatura UE

In caso di mancato rispetto degli obblighi assunti, la Commissione europea potrebbe ritenere il predetto intervento finanziario pubblico non compatibile.....

Tesoro per stop a tetto 4%: rischio bocciatura UE

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da it.notizie.yahoo - che ringraziamo - esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di questo sito, che rimane autonoma ed indipendente.


ROMA (Reuters) - La rimozione dallo statuto di Banca Mps del limite del 4% ai diritti di voto dei soci diversi dalla Fondazione è stata chiesta dal Tesoro con una lettera alla banca senese tra gli impegni necessari ad ottenere il via libera di Bruxelles all'aiuto pubblico da 4 miliardi.

Lo scrive Mps nella relazione per l'assemblea dei soci convocata in seduta straordinaria e ordinaria il 18 luglio per illustrare il punto all'ordine del giorno che prevede appunto l'abolizione di questo limite, duramente contestata da una parte dei politici a Siena.

"Tra tali impegni il Mef richiama quello di assicurare la convocazione dell'assemblea straordinaria della Banca nel corso del prossimo mese di luglio per rimuovere il limite di possesso azionario del 4% previsto dall'art. 9 dello Statuto sociale", si legge nella relazione.

"In caso di mancato rispetto degli obblighi assunti, la Commissione europea potrebbe ritenere il predetto intervento finanziario pubblico non compatibile con il quadro comunitario in materia di aiuti di Stato e disporne il recupero".

Il riferimento è alla sottoscrizione da parte del Tesoro di 4 miliardi circa di cosiddetti Monti Bond, remunerati a tassi del 9% crescenti nel tempo, che hanno consentito a Mps di rafforzare il patrimonio secondo le richieste dell'Autorità bancaria europea in modo da fronteggiare il rischio dell'elevata esposizione per i circa 26 miliardi di Btp nel portafoglio della banca.

Il piano che la banca sta presentando a Bruxelles oggi prevede anche un aumento di capitale, autorizzato finora fino a un miliardo, per far entrare uno o più nuovi soci, con cui ripagare parte degli aiuti ricevuti dal Tesoro.

L'abolizione del limite del 4%, secondo la stessa relazione, aumenterebbe la "capacità di attrarre potenziali investitori interessati".