SILEONI E LA SEGRETERIA NAZIONALE FACCIA A FACCIA CON I COORDINATORI DI GRUPPO
La situazione del settore presa in esame attraverso le dinamiche che si stanno delineando all’interno degli istituti. Trattative in corso, accordi, problematiche interne e risiko bancario: confronto aperto tra i rappresentanti Fabi. «Serve un ulteriore salto di qualità politico»
A Roma, la segreteria nazionale incontra i coordinatori Fabi dei gruppi bancari Intesa Sanpaolo e Unicredit. Si comincia dagli istituti più grandi. Paolo Citterio e Stefano Cefaloni rappresentano le situazioni sindacali di cui sono attori. Quindi la replica politica del segretario generale, Lando Maria Sileoni: «Sono due gruppi per molti aspetti simili. È fondamentale che ci sia sintonia tra coordinamenti e segreteria nazionale, dobbiamo avere una visione comune dell’organizzazione».
In entrambi i casi il leader Fabi gioca a carte scoperte e passa in rassegna i movimenti dei Gruppi, tra riorganizzazione interna e visione strategica, tra cost income e rispetto degli accordi fatti. BancoBpm, Monte dei Paschi e Bper. Ci sono Gianpaolo Fontana, Guido Fasano, quest’ultimo braccio operativo del coordinatore e segretario nazionale amministrativo Franco Casini, e Antonella Sboro. Ognuno di loro, per fare il punto. Tre gruppi con storie e situazioni diverse.
Banco Bpm e la banca con due anime, Mps e il problema della proprietà, Bper e il cost income più alto della media e gli scenari che questo aprirà. Crèdit Agricole, Cassa Centrale banca, Bnl, Banca del Mezzogiorno. Tocca a Cinzia Losi, fresca di nomina, Domenico Mazzucchi, Fabio Armeni, Carmine Iandolo. «Quando ci sono situazioni poco chiare, va fatta la guerra» ha incalzato Sileoni. E poi il rinnovo del contratto nazionale delle Bcc, quello che «sarà un risultato della Fabi tutta, senza particolarismi». Banco Desio, Deutsche bank, Credem, Nexi, Mediobanca e Banca Sella con Francesco Cornaglia, Massimiliano Marino, da poco approdato in casa Fabi, Massimo Statuto, Alessandra Gentile, Luigi Vaudo e Chiara Giampietro.
«Il settore sta muovendo, dopo le elezioni ci saranno dei cambiamenti, vedremo Mps se rimarrà da sola o ci sarà la nascita del terzo polo. Nei prossimi mesi ci saranno da rinnovare le agibilità sindacali e il contratto delle banche di Credito cooperativo, la cabina di regia sulle nuove tecnologie, al momento ferma. I movimenti organizzativi in Abi con le nuove nomine. Ci sarà un cambiamento organizzativo che passa attraverso la banca digitale. La stesura del nuovo Contratto nazionale partirà dopo la nomina del direttore generale in Abi. Ci aspettano mesi importanti» ha detto Sileoni. «Serve un ulteriore salto di qualità politico, voi rappresentate la Fabi. Senza di voi non si va da nessuna parte».
Roma, 29 maggio 2024
Roma, 29 maggio 2024
Fonte Fabi.it