LAVORIAMO PERCHÉ LA BANCA RESTI AUTONOMA
Il segretario generale, Lando Maria Sileoni, accolto da un lungo applauso dalla platea degli oltre cento sindacalisti presenti. A presiedere i lavori il segretario nazionale amministrativo e coordinatore nel Gruppo, Franco Casini. Accanto al lui, il vice coordinatore Guido Fasano
Un caloroso e lungo applauso ha accolto il segretario generale, Lando Maria Sileoni, al congresso Fabi Monte dei Paschi di Siena riunito a Roma per rinnovare gli organismi interni. Il leader Fabi ha ringraziato il coordinatore e segretario nazionale amministrativo, Franco Casini, il vice coordinatore nel gruppo, Guido Fasano, e tutti gli oltre cento dirigenti sindacali presenti, per «aver fatto crescere la Fabi e per aver lavorato bene e nell’interesse dei lavoratori nel momento più complicato della banca».
Quindi le vicende della trattativa del contratto nazionale e l’importanza di aver raggiunto un obiettivo che non solo ha garantito un ristoro economico importante, ma anche tutele normative per la salvaguardia del lavoro. «Far parte della Fabi significa giocare in una delle squadre più forti al mondo, bisogna esserne all’altezza».
Poi le vicende del Monte dei Paschi di Siena, dalla trattativa saltata con Unicredit fino alle decisioni della Banca Centrale Europea. «Noi abbiamo sempre lavorato, e continueremo a farlo, perché la banca rimanga autonoma, ma sarà la Bce a decidere. Quest’anno c’è stato un utile importante, se rimarrà autonoma potrà avere un altro paio di anni di bilanci in attivo grazie all’aumento dei tassi, ma solo la posizione della Bce potrà dare risposte. Dall’altra parte, ci sono due gruppi che potrebbero essere interessati dal futuro del Monte e sono Bper e BancoBpm».
Al via dunque gli interventi ai quali il segretario generale ha risposto in modo puntuale. A Franco Casini, il compito di sottolineare alcuni aspetti dell’organizzazione interna al coordinamento, il riconoscimento di aver raggiunto un risultato insperato «Siamo il primo sindacato all’interno del Monte dei Paschi», il ringraziamento a chi «ha fatto parte per tanti anni della segreteria, svolgendo un grande lavoro, e che ora fa un passo indietro per permettere a nuove forze di entrare in campo». Rinnovamento dunque in segreteria, dove entra nuova linfa da affiancare a chi ha più esperienza. «Alla nuova segreteria chiedo di svolgere attività organizzativa ed operativa. Deve essere continuamente in contatto con i nostri Rsa, perché ci sia sempre comunicazione a tutti i livelli». Ha detto Franco Casini.
E poi ci sono le questioni tecniche, gli accordi firmati, quelli fatti in condizioni difficilissime e quelli che lasciano intravedere la luce: «Abbiamo fatto grandi sacrifici, per anni. Ma, finalmente, abbiamo visto un cambiamento, dal ritorno al premio fino alle 300 assunzioni. Dopo oltre 10 anni di sacrifici che sono stati indispensabili per mantenere in vita la banca» ha sottolineato il vice coordinatore, Guido Fasano.
Al dibattito, sono seguite le votazioni.
Roma, 12 marzo 2024