Respinti i sequestri a Nomura e agli ex vertici
Gip: "Manca carattere urgenza". Non convalidato il provvedimento del 16 aprile scorso nei confronti della banca giapponese (per 1,8 miliardi) e nei confronti di Mussari, Vigni e Baldassarri, per complessivi 14,4 milioni di euro
Siena - (Adnkronos/Ign) - Non convalidato il provvedimento del 16 aprile scorso nei confronti della banca giapponese (per 1,8 miliardi) e nei confronti di Mussari, Vigni e Baldassarri, per complessivi 14,4 milioni di euro.
Non si ravvisano le ipotesi di reato di usura aggravata e truffa aggravata, e non ci sarabbero i requisiti di urgenza. Sarebbero queste le motivazioni, con cui il gip di Siena Ugo Bellini non ha convalidato i sequestri disposti lo scorso 16 aprile dalla Procura senese nei confronti di Banca Nomura International e nei confronti degli ex vertici di Mps, Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri. E' quanto si apprende da fonti investigative.
I pm titolari dell'inchiesta su Banca Mps avevano chiesto il sequestro di 1,8 miliardi di euro nei confronti della banca giapponese, nel filone di indagine riguardante la ristrutturazione del veicolo Alexandria, e un totale di 14,4 milioni di euro nei confronti dell'ex presidente, ex direttore generale ed ex capo area finanza del Monte dei Paschi. I tre sono indagati, insieme ai dirigenti pro tempore di Nomura Sadeq Sayeed e Raffaele Ricci.
In particolare, secondo il gip senese il decreto non poteva essere accolto perché mancano i criteri di urgenza con cui era stato adottato, essendo il contratto di ristrutturazione del veicolo Alexandria stipulato nel 2009. Per quanto riguarda l'usura, secondo il gip, al momento della stipula del contratto non c'erano le condizioni di approfittamento da parte di Nomura, perche' in quel momento Monte dei Paschi non era in crisi.
Infine, a proposito del reato di truffa aggravata, i pm la ipotizzavano perche' Mussari, Vigni e Baldassarri, secondo la Procura di Siena avrebbero nascosto il 'mandate agreement' stipulato con Nomura. Invece, per il gip, l'area finanza e il risk management di Mps avevano compreso la natura dell'operazione e l'accordo era stato stipulato. Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, i pm di Siena potrebbero a breve fare ricorso al Tribunale del Riesame contro il provvedimento del gip.
La Procura di Siena ha già predisposto il dissequestro dei beni che sono stati congelati a Nomura e agli ex vertici del Monte dei Paschi.
Da: adnkronos.com