L'effetto spread fa volare Mps in Borsa
La fondazione appoggerà le richieste danni in assemblea
MILANO - Monte dei Paschi protagonista a Piazza Affari, con un rialzo del 14,7%, e un volume di scambi di quasi 254 milioni di pezzi (media giornaliera dell'ultimo mese di 176,6 milioni). L'azione, vicina ai minimi storici, ritorna d'impeto a 0,19 euro, dopo una seduta in cui è stata sospesa al rialzo e ha guidato la pattuglia dei bancari, in forte ripresa. Le motivazioni che hanno portato a comprare Mps sembrano un riflesso del rischio sovrano, in netta riduzione con lo spread Btp-Bund decennale sceso sotto i 300 punti base. Secondo gli operatori si tratta degli effetti dell'inondazione di liquidità - annunciata - da parte della Banca centrale del Giappone, per rianimare l'economia locale.
La banca più antica del mondo, per effetto delle spregiudicatezze della passata gestione di Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, si ritrovava in pancia, a fine 2012, 38,7 miliardi di titoli di stato, di cui due terzi circa sono Btp. Per questo è particolarmente sensibile al loro apprezzamento, che viene dal calo dello spread. Del resto i recenti tracolli di Mps in Borsa hanno portato la valutazione a circa un quinto del valore di libro tangibile, contro una media banche Italia del 50%. In vista dell'assemblea del 29 aprile, in cui andranno al voto degli azionisti il bilancio 2012 con perdite di 3,17 miliardi e l'azione di responsabilità contro la passata gestione, va registrata la presa di posizione della fondazione Mps a riguardo.
"Nessun freno o volontà di rinvio da parte della fondazione nel decidere l'azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici della banca senese - si legge in una nota di Palazzo Sansedoni - ma solo una seria e responsabile analisi dei dati di fatto. Analisi che, se riscontrerà basi concrete per promuovere un'azione di responsabilità o qualsiasi altra iniziativa a tutela del patrimonio o di eventuali altri interessi e diritti della fondazione, non potrà che portare ad agire in tal senso".