Venduto il 10,3% di Anima a Poste per 215,2 mil
Nella notte Mps ha venduto il 10,3% diAnima Holding a Poste Italiane a un prezzo di 6,967 euro per azione, pari a 215,2 milioni di euro. Il valore è stato calcolato sulla media registrata dal titolo nell'ultimo mese e si suddivide in due parti: ...
Nella notte Mps ha venduto il 10,3% diAnima Holding a Poste Italiane a un prezzo di 6,967 euro per azione, pari a 215,2 milioni di euro. Il valore è stato calcolato sulla media registrata dal titolo nell'ultimo mese e si suddivide in due parti: 6,8 euro per azione, più il dividendo per il 2014 che sarà attribuito a Mps (0,167 euro a titolo).
E' stato previsto un meccanismo di protezione di Poste dal rischio di mercato: il prezzo di cessione a favore di Poste è parametrato al prezzo medio di mercato delle azioni Anima ponderato per i volumi quotidiani scambiati dalla data di sottoscrizione del contratto fino al 14 luglio prossimo. Ovvero la data entro cui deve essere completato il Capital plan di Mps.
Se il prezzo medio ponderato dovesse risultare inferiore a 5,27 euro, Mps sarà obbligata a retrocedere a Poste 1,53 euro per azione.
Il primo azionista di Anima oggi è Banca Popolare di Milano col 16,849% delle quote (fonte: Consob), seguita da Poste (10,3%) e dai fondi Wellington Management Group (8,103%) e Aviva Investors (5,14%). Il Creval ha in mano il 2,769% delle quote.
"L'acquisizione del 10,3% di Anima ha una forte valenza industriale e conferma l'impegno di Poste Italiane nel settore del risparmio gestito che costituisce, con i servizi postali e logistici, e gli strumenti digitali di pagamento e transazioni, uno dei pilastri strategici del piano industriale del gruppo", ha commentato oggi Francesco Caio, ad di Poste Italiane.
L'operazione comporta per Mps un impatto netto positivo sul conto economico, dato dalla somma fra la plusvalenza realizzata e il dividendo incassato (al netto di possibili effetti del meccanismo di aggiustamento del prezzo) di 115 milioni di euro, con un effetto sul Cet1 consolidato pari a 20 punti base.
L'operazione è subordinata ad alcune condizioni. Fra queste, le autorizzazioni di legge e la conferma di Consob sull'assenza dell'obbligo di lanciare un'opa, oltre alla sottoscrizione di un accordo fra Mps, Poste e Popolare di Milano con il quale Bpm esprima il proprio assenso all’esecuzione della compravendita delle azioni a Poste e Poste subentri a Mps in base agli accordi previsti dal patto parasociale siglato il 5 marzo del 2014.
Il patto permette a Mps di vendere la partecipazione in Anima. "Il termine ultimo per l'avveramento delle condizioni sospensive", scrive Mps nella sua nota ufficiale, "è il 15 luglio 2015".
La vendita della quota in Anima, ricorda oggi Mps, rientra nel Capital plan della banca realizzato lo scorso novembre. La banca senese sottolinea che Anima resterà "un partner strategico" per l'istituto di credito e che tutti i rapporti commerciali in essere fra Mps e Anima continueranno a essere regolati dall'accordo commerciale quadro sottoscritto fra le parti nel 2009 e poi modificato nel 2010. Quindi i prodotti di risparmio gestito Anima verranno regolarmente collocati dagli sportelli di Mps.
La banca è stata assistita nell'operazione da Citi e Ubs Limited in qualità di financial advisors nell'ambito del Capital Plan di Mps.
"L'acquisizione del 10,3% di Anima ha una forte valenza industriale e conferma l'impegno di Poste Italiane nel settore del risparmio gestito che costituisce, con i servizi postali e logistici, e gli strumenti digitali di pagamento e transazioni, uno dei pilastri strategici del piano industriale del gruppo". E' quanto ha affermato l'ad di Poste Italiane, Francesco Caio, commentando l'accordo con Mps in base al quale Poste rileva il 10,3% della società di asset manager.
Il cda di Poste ha deliberato l'acquisizione della quota in Anima per un investimento complessivo pari a 210 milioni di euro, corrispondente a un prezzo per azione di 6,8 euro, sostanzialmente in linea con il prezzo medio di mercato registrato dal titolo Anima nell'ultimo mese. Nell'accordo raggiunto è altresì previsto il subentro di Poste Italiane a BMPS nel patto parasociale di governance di Anima anche attraverso la presenza di nuovi consiglieri di amministrazione in rappresentanza della stessa Poste Italiane.