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SILEONI SMASCHERA I BANCHIERI
L’ABI ha tre obiettivi: interrompere la crescita dinamica del costo del lavoro, rinnovare un Contratto di serie C e smantellare l’area contrattuale per arrivare ai licenziamenti facili
Da www.fabi.it
“Nell’ultimo incontro in ABI del 25 febbraio si è sfiorata la rottura, come a ragione ha dichiarato anche il Segretario Generale della Uil, Carmelo Barbagallo.
L’ABI ha tre obiettivi: interrompere la crescita dinamica del costo del lavoro, rinnovare un Contratto di serie C e smantellare l’area contrattuale per arrivare ai licenziamenti facili”.
Queste le parole di Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI; alla vigilia dell’incontro che si terrà domani in ABI, nell’ambito della trattativa di rinnovo del Contratto dei bancari, che coinvolge 309mila lavoratori.
“Alcuni banchieri”, rivela poi il leader della FABI, “sostengono che, in caso di mancato accordo entro il 31 marzo, l’ABI abbia già in tasca un accordo di massima con il Governo che, in caso d’ intervento, eliminerà l’area contrattuale, dando alle banche la possibilità di licenziare. Noi non crediamo, invece, che si arrivi a tanto, che il Governo possa, cioè, accontentare le banche su un argomento socialmente così delicato.
Per quanto riguarda, invece, il primo obiettivo delle banche, quello d’interrompere la crescita dinamica e automatica del costo del lavoro, chiediamo pubblicamente- e lo confermeremo domani in ABI- di conoscere, nel segno della trasparenza più assoluta, gli stipendi di tutti e 35 i componenti dell’esecutivo ABI e l’andamento degli stessi stipendi negli ultimi 5 anni.
Da domani si entra nel pieno della trattativa, ma le premesse non sono certamente positive”.
Roma 04/03/2015