Mps, nuovo tonfo in Borsa. Ora vale 2 miliardi
Nuovo tonfo in Borsa per Montepaschi, che chiude l’ultima seduta della settimana con un calo del 7,83% e aggiorna il minimo storico scendendo sotto la soglia psicologica dei 40 centesimi per azione
da La Stampa
Nuovo tonfo in Borsa per Montepaschi, che chiude l’ultima seduta della settimana con un calo del 7,83% e aggiorna il minimo storico scendendo sotto la soglia psicologica dei 40 centesimi per azione. In tre sedute, da quando è stato tolto il divieto di vendite allo scoperto imposto da Consob, il passivo della banca senese è del 21%. Con la capitalizzazione ormai arrivata ad appena due miliardi di euro. Ma gli scopertisti, riferiscono dalle sale operative, sarebbero responsabili solo in parte dei forti volumi registrati dal titolo nelle ultime sedute - ieri 315 milioni di pezzi scambiati, pari al 6,15% del capitale, contro una media di 87,5 milioni. Consistenti posizioni in vendita sono apparse sui monitor, si spiega, mentre sul mercato si rincorrono le voci sul prossimo aumento di capitale.
Di certo c’è che l’attività sull’aumento è al momento congelata, in attesa del via libera del Bce al piano di rafforzamento del capitale. Ma dal consorzio di banche sarebbe arrivato un sostanziale via libera all’ipotesi di incrementare l’importo di un miliardo, per portarlo dai 2,5 miliardi già annunciati a 3,5 miliardi. Quello dell’importo dell’aumento non è però l’unico nodo. Altro tema pesante è quello delle svalutazioni da fare sul bilancio 2014. Tema peraltro legato all’ammontare dell’aumento. La soluzione trovata sarebbe quella di incrementare le svalutazioni - oltre i tre miliardi già ipotizzati dal mercato - e di incrementare anche l’importo dell’aumento di un miliardo.
Di certo Mps dovrà vivere ancora qualche seduta di passione. Il verdetto della Bce potrebbe arrivare mercoledì. Mentre per il prossimo 11 febbraio è convocato il cda per l’esame dei conti 2014 che dovrà recepire le indicazioni di Francoforte.