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Intesa chiude all’ipotesi di intervento per Mps

Visco: le carenze della banca per “mala gestio”. Remmert (Compagnia di San Paolo): noi diremmo di no. Il titolo affonda ancora in Borsa

Intesa chiude all’ipotesi di intervento per Mps

Da La Stampa


"Lo escludo in modo assoluto, noi diremmo di no”. Luca Remmert, presidente della Compagnia di San Paolo e primo azionista di Intesa Sanpaolo, non nasconde la propria irritazione per le ipotesi di un intervento della banca nella vicenda di Mps. Ipotesi circolata sulla stampa alla quale chiudono la porta con decisione anche i vertici dell’istituto, interpellati in mattinata a margine della giornata del risparmio. “Non siamo interessati ad acquisire altre banche in ambito domestico”, si limita a dire il presidente del consiglio di sorveglianza dell’istituto, Giovanni Bazoli.  

Il titolo intanto continua ad essere sotto forte pressione in Borsa. Alle 11.15 cede il 9,5 per cento a 0,064 euro. Ieri il presidente di Mps, Alessandro Profumo, si è recato a Francoforte per trattare con la Bce le condizioni del piano da presentare all’Eurotower entro il 10 novembre. Per oggi è invece attesa a Siena la sentenza del processo sul caso Nomura, che vede gli ex vertici Giuseppe Mussari e Antonio Vigni imputati di ostacolo alla vigilanza. 

Intanto tutte le sigle sindacali presenti in Mps chiedono, «dopo quello già richiesto all’amministratore delegato», un incontro urgente «anche al presidente della Banca Alessandro Profumo». In una breve nota i sindacati spiegano la richiesta collegandola «al rapido sviluppo della situazione della Banca e alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dai vertici dell’Istituto». 

Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, fa sapere che «seguirà da vicino l’attuazione» dei piani di rafforzamento che presenteranno Mps e Carige, i due istituti che hanno fallito l’esame Bce. «Le potenziali carenze di capitale» emerse nell’esame «riguardano due banche le cui difficoltà sono in ampia misura l’eredità di episodi passato di mala gestio che la Banca d’Italia in stretto raccordo con l’autorità giudiziaria, ha contribuito a portare alla luce», dice Visco.