Cerca all'interno del portale
Sfoglia per categoria

La foto che inganna

Le fotografie scattate alle banche tra il 31 dicembre 2013 e l'ottobre 2014 nell'Aqr-stress test di Bce e Banca d'Italia non catturano i 474 miliardi di aiuti ai sistemi bancari di Germania, Spagna, Olanda, Irlanda, Austria, Belgio, Portogallo ...

La foto che inganna

Da Il Sole 24 Ore


Le fotografie scattate alle banche tra il 31 dicembre 2013 e l'ottobre 2014 nell'Aqr-stress test di Bce e Banca d'Italia non catturano i 474 miliardi di aiuti ai sistemi bancari di Germania, Spagna, Olanda, Irlanda, Austria, Belgio, Portogallo e Francia e i 4 dell'Italia.

Le fotografie non sempre rendono giustizia. A volte sono sfocate, a volte hanno più ombre che luci, altre volte possono nascondere la verità o esaltare i particolari meno importanti o creare un'illusione. Non è sempre così, possono essere dei veri e propri capolavori, ma la fotografia può ingannare. Ed è comunque limitata a un preciso istante.

 

Gli AQR e gli stress test hanno fotografato le 130 banche europee in più occasioni. Per gli AQR, la prima foto di gruppo è stata scattata il 31 dicembre 2013: in quel caso 9 banche italiane su 15 presentavano «potenziali» carenze di capitale ma il ritratto non era completo. A seguire le banche sono state immortalate tra il gennaio e il settembre 2014 per rilevare gli aumenti di capitale fatti in corsa prima della pubblicazione dei risultati della "valutazione approfondita": in questa foto di gruppo nessuna delle 15 banche italiane risultava carente di capitale in base all'AQR. Sono state poi scattate altre fotografie che oltre a tenere conto delle ulteriori misure di rafforzamento patrimoniale straordinarie decise nel corso dell'anno 2014, hanno anche mostrato le banche sotto stress per un arco di tempo triennale, in due prove di resistenza lunghe dal 2014 al 2016 con un doppio scenario, di base e avverso: in questa immagine finale, Mps e Carige sono risultate le uniche due banche italiane carenti di capitale, per un importo complessivo elevato quando rapportato a quello delle altre banche europee sottocapitalizzate per affrontare le avversità degli stress test. La foto conclusiva ha fatto un'istantanea al sistema bancario italiano tra i peggiori d'Europa.

Peccato che in questo esercizio si siano perse altre fotografie, tra passato e futuro, tra il 2009 e il 2016, che avrebbero reso giustizia al sistema Italia.
Per prima cosa, il confronto tra banche di Paesi diversi avrebbe potuto fotografare sullo sfondo anche il Pil e il rendimento dei titoli di Stato dei rispettivi Paesi al 31 dicembre 2013: questo avrebbe aiutato la lettura dello stress test con scenario avverso perchè in quella prova di resistenza l'Italia è entrata con un handicap rilevante rispetto, per esempio, alla Germania (che non è in recessione e i cui titoli di Stato hanno rendimenti ben più bassi).

Altre fotografie che si sono perse sono quelle degli interventi pubblici a sostegno delle banche europee effettuati negli anni passati dai principali stati membri dell'eurozona (Italia esclusa) per 474 miliardi, che salgono a 610 se si aggiungono i 136 miliardi del Regno Unito e a valgono 478 se si aggiungono i 4 miliardi dell'Italia al 31 dicembre 2013 (1 ad oggi).

Gli AQR e gli stress test hanno fotografato 2,9 miliardi di carenze potenziali di capitale per MPS e Carige «interamente riconducibili allo scenario avverso» e tenuto conto di 4 miliardi di intervento pubblico dello Stato italiano. La Germania è passata a pieni voti, ma al netto di 247 miliardi di interventi degli anni passati e che Eurostat ha classificato come aumento del debito pubblici ai fini dei calcoli di Maastricht: ricapitalizzazioni dirette e due bad banks, i "veicoli di salvataggio" EAA e FMS-WM.

La fotografia di Mps e Carige crollate in Borsa ieri resterà stampata nella memoria di molti. Il fatto che le due banche debbano ricapitalizzarsi, a in fretta, è una cruda realtà. E' quello che è. Ma AQR e stress test nella valutazione approfondita della Bce e delle banche centrali nazionali e organi di vigilanza bancaria, che avevano l'obiettivo principale di rassicurare i mercati, garantire la solidità del sistema bancario europeo e la capacità di prevenire ed evitare rischi sistemici bancari futuri, assicurando l'apertura del canale del credito bancario all'economia, non hanno convinto con questo nuovo album della famiglia bancaria europea.