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Valentini: Viola pensi a fare banca

Viola non dica che la banca non e' piu' di Siena, pensi a fare banca, a motivare le professionalita'. Non deve dire queste cose

Valentini: Viola pensi a fare banca

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da "ASCA" di oggi - che ringraziamo - esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di questo sito, che rimane autonoma ed indipendente.


Mps: Valentini, Viola pensi a fare banca. Governo batta pugni sul tavolo

01 Agosto 2013 - 20:07

(ASCA) - Siena, 1 ago - ASCA) - Siena, 1 ago - ''Viola non dica che la banca non e' piu' di Siena, pensi a fare banca, a motivare le professionalita'. Non deve dire queste cose.

Spero che un giorno riconosca di aver sbagliato'', cosi' il sindaco di Siena, Bruno Valentini, ha replicato, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei 4 nomi scelti per la Deputazione Generale della Fondazione Mps a quanto detto dall'Amministratore Delegato di Mps, Fabrizio Viola, lo scorso 22 luglio.

''Banca Mps non puo' appartenere a Siena'', ma ''la banca si puo' mantenere a Siena'', aveva detto l'Ad di Mps, nel corso della presentazione del libro 'Il codice Salimbeni - Cronaca dello scandalo Mps'.''La banca non puo' appartenere a Siena'',aveva spiegato Viola, ''perche' abbiamo 4 mld da rimborsare. E' evidente che Mps avra' bisogno di capitali, che andranno cercati prevalentemente fuori dal territorio senese''.

Pero', aveva aggiunto, ''si puo' mantenere la banca a Siena, con un corretto rapporto con il territorio''.

La Fondazione Mps ha il 33,5% del capitale di Mps,un asset con un valore di mercato che oscilla tra 700-800 milioni di euro, che rappresenta la quasi totalita' del suo patrimonio, ma e' tutto in pegno alle banche creditrici, a garanzia di un debito di circa 350 milioni da rimborsare entro cinque anni.

Valentini ha spiegato come il destino della Fondazione sia legato indissolubilmente all'andamento del prezzo delle azioni Mps,'' e' importante che il titolo risalga, perche' diminuira' il numero di azioni da vendere per cancellare il debito''.

Poi sulla questione dei Monti-bond, 4 miliardi di prestito statale, che ancora deve ricevere il via libera definitivo della Commissione Ue, la quale sta esaminando, non senza rilievi, il piano di ristrutturazione del Monte, '''mi aspetto che il governo italiano batta i pugni sul tavolo'', ha chiosato il numero uno di Palazzo Pubblico.

men/lus