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1^ MAGGIO, LA FABI CON I LAVORATORI

Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.” (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948)

1^ MAGGIO, LA FABI CON I LAVORATORI

Nelle piazze di tutto il mondo si festeggiano i lavoratori...

Poi c’è il mondo del lavoro reale, fatto di tante storie che spesso gridano vendetta, dove la giungla di una flessibilità, talvolta priva di regole, ha eroso diritti e tutele: precari sfruttati, giovani (assunti sempre più spesso con contratti atipici) ai quali viene riservato un futuro sempre più incerto, cassintegrati, lavoratrici madri senza diritti.

Per questo la festa del primo maggio, adesso più che mai, non può ridursi ad una mera liturgia.. ad un rito stanco di un’Italia che non c’è più, una foto sbiadita in banco e nero, ma deve essere l'occasione per fermarsi e riflettere sul significato che un Paese civile vuole dare alla parola lavoro.

Una riflessione che deve affondare le sue radici proprio nella storia del movimento sindacale e di quelle battaglie lunghe oltre un secolo, che trovano in questa giornata il loro simbolo più profondo e radicato.

Una lotta, quella per i diritti dei lavoratori, che supera i confini, unisce i popoli ed annulla le distanze geografiche e culturali. Iniziata nei paesi anglosassoni maggiormente industrializzati, si è propagata, nel corso del ‘900, in tutti i Paesi dell’Occidente e noi ora auspichiamo che essa possa continuare a propagarsi coinvolgendo l'Asia e l'Africa.

Una rivoluzione che ha restituito al lavoro dignità, rendendolo strumento di emancipazione individuale, ma anche di crescita collettiva e sociale, motore di sviluppo delle democrazie, come ricorda la stessa Costituzione italiana, che definisce il lavoro come uno dei pilastri su cui si fonda lo stesso concetto di Repubblica.

Sono tutte figlie di quel lontano primo maggio le maggiori conquiste del sindacato in Italia: i contratti collettivi introdotti nella metà del ‘900, le Leggi dedicate alla tutela del lavoro, lo "Statuto dei Lavoratori", approvato nel 1970 e che ha definitivamente riequilibrato i rapporti di forza tra dipendente ed azienda, nel segno dell’equità.

E la stessa FABI, sindacato di riferimento dei lavoratori bancari, è parte di quella storia. Sua la firma al primo contratto collettivo nazionale di categoria dei bancari, sua la regia di tutti i principali accordi che hanno dato la massima tutela possibile ai lavoratori del credito, anche nel pieno della crisi degli ultimi anni.

Il nostro "Primo maggio" è tutti i giorni,.. tutti i giorni spesi al fianco delle Lavoratrici e dei Lavoratori. È storia, ma è anche la lente attraverso cui guardiamo il presente ed il futuro, consapevoli che la difesa dei diritti dei lavoratori è e resterà sempre la stella polare che guida la nostra azione.